Consigli del cuore

Esercizio fisico si, ma in sicurezza !
mag 21 2018

Esercizio fisico si, ma in sicurezza !

* Antonello Molteni, Ph.D fisiologo sportivo e clinico, riabilitatore cardiovascolare

Se abbiamo motivatamente preso la decisione di cominciare a praticare regolarmente esercizio fisico, consapevoli di tutti i benefici che da cio’ conseguono, risulta senz’altro utile e corretto effettuare una serie di verifiche e di controlli per essere sicuri e tranquilli di affrontarlo con la giusta impostazione, soprattutto se è da molto tempo che non siamo praticanti regolari.

Un buon controllo ed un check up approfondito sono consigliati, in primis rivolgendovi a professionisti della salute (a partire dal medico di famiglia, ma poi anche agli specialisti di medicina e fisiologia dello sport o al cardiologo ) per una attenta supervisione.

Anamnesi

il primo passo è verificare alcune informazioni che riguardano la situazione di salute dei familiari(alcune malattie cardiache hanno una importante relazione con i precedenti dei familiari consanguinei); proviamo a rispondere ad alcune domande per fare un primo check:

  1. ci sono stati precedenti eventi di malattie cardiache nella mia famiglia (in particolare prima dei 50 anni)?
  2. io ho piu’ di 50 anni?
  3. da quanto tempo non pratico regolarmente attività fisica?
  4. come è strutturata la mia composizione corporea? Oggi il peso assume un valore relativo(il Body mass index, ovvero il rapporto Kg / m2 che deve rimanere sotto 25), in termini di rischio per la salute la circonferenza addominale (> 94 cm per gli uomini, > 80 cm per le donne) è molto piu’ determinante
  5. la mia pressione arteriosa? A riposo non deve superare i 140/90 mmHg, altrimenti rappresenta un fattore da modulare
  6. il mio valore di colesterolo? Una analisi periodica deve poter quantificare che il colesterolo LDL non sia superiore a 2,6 mmol/l (1,7 per chi ha già avuto un precedente cardiaco) e i trigliceridi devono rimanere sotto la soglia di 1,7 mmoll, mentre il colesterolo HDL (quello buono per intenderci) deve essere superiore a 1, esprimendo così un valore protettivo importante.
  7. la mia glicemia (valore che esprime la misura degli zuccheri nel sangue) è normale (a digiuno < 6 mmol/l) ?
  8. consumo regolarmente (quotidianamente) verdura e frutta nelle mie abitudini nutrizionali?
  9. bevo abbastanza acqua?
  10. sono un fumatore?

Queste iniziali verifiche (alcune possiamo riscontrarle da soli, anche periodicamente per giudicare i miglioramenti, altre ovviamente devono essere supervisionate dal medico) rappresentano una analisi estremamente utile per giudicare i valori iniziali, i potenziali fattori di rischio e addirittura potenziali fattori controindicanti l’attività.

Esame cardiologico

Superata questa prima fase, è senz’altro utile sostenere una valutazione cardiologica di primo livello (visita ed elettrocardiogramma sotto sforzo) per giudicare la risposta di cuore, polmoni e metabolismo energetico sottoposti a sforzo massimale: un esame di questo tipo permette di valutare, come prima indagine, la presenza di risposte patologiche (quindi di rischio, anche se soggettivamente non si manifestano sintomi particolari) legate a ischemie cardiache (funzionamento alterato delle arterie coronarie), a disturbi del ritmo cardiaco, a valori pressori elevati secondari allo sforzo.

Questo esame, congiuntamente a tutte le informazioni ricavate dall’anamnesi familiare e personale, inquadra sicuramente con ottima sensibilità lo stato cardiologico e permette di ricavare altresì i valori individuali (frequenza cardiaca di allenamento ottimale, consumo di ossigeno, soglia anaerobica ventilatoria) su cui costruire in maniera sicura ed efficace la propria attività fisica; solo se emergessero informazioni “critiche” da questo primo esame, sarebbe necessario procedere con ulteriori approfondimenti.

Un controllo cardiologico di questo livello, per chi pratica regolarmente allenamento e osserva le regole di una adeguata prevenzione, puo’ essere proposto in termini di controllo circa ogni anno e mezzo – due anni.

A questo punto, controllato che non ci sono fattori patologici di evidenza, cominciando a sostenere un regolare e strutturato esercizio fisico, bisogna ancora precisare che non è necessario immaginarsi degli obiettivi “prestativi” per giustificare benefici: attenersi per esempio a una regolare camminata rispettando l’adeguato riscaldamento, i 35’- 40’ consecutivi sollecitati alla giusta intensità di frequenza cardiaca, il necessario defaticamento e nella ripetizione di 4-5 sedute settimanali, rappresenta l’ideale per investire correttamente sulla propria salute.

Buon esercizio in sicurezza a tutti.

Commenti
Torna all'elenco
Aggiungi il tuo commento